Il ritratto dell’Italia che, attraverso statistiche, e classifiche emerge dalle pagine dei giornali, dai media, ma anche dai discorsi legati al senso comune, è quello di un paese unico nel suo genere, una sorta di anomalia nel panorama europeo, ormai da tempo in continuo peggioramento. Con questo post, e con quelli che seguiranno, vogliamo far vedere, sempre utilizzando dati, numeri e statistiche, come quella dell’Italia sia “una realtà nascosta”, diversa da come siamo soliti rappresentarla.
Per iniziare a capire la realtà nascosta dell’Italia, può essere utile vedere come le statistiche relative all’Indice di Sviluppo Umano (ISU), realizzate dall’UNDP (United Nations Development Program), dipingano l’andamento del paese negli ultimi tre decenni. Il paese si è sviluppato o no? Siamo veramente in una fase di declino? E l’andamento dell’Italia è veramente peggiore di quello dei suoi partner Europei e dei paesi più avanzati? I dati forniti dall’agenzia delle Nazioni Unite ci aiutano a trovare punti fermi in cui i numeri, al di là delle rappresentazioni correnti, possono spiegarci dove ci troviamo. Nel leggere e commentare questi dati, è di particolare importanza tenere presente che lo sviluppo umano è una misura che sintetizza diversi aspetti della vita sociale di un paese: il reddito, la salute e l’istruzione. Dal grafico seguente si vede chiaramente come si sia registrato in Italia un forte aumento dell’ISU dal 1980 ad oggi. Nel periodo 1980 – 2005 il nostro paese ha recuperato la distanza che lo separava dalla media dei paesi OECD e da quella dell’Europa -27, mentre dal 2005 ad oggi l’Italia si attesta seppur di poco al di sopra di essa.
Dalla comparazione con l’andamento dell’indice al livello mondiale, risulta evidente come l’Italia, nonostante le difficoltà che sta attraversando negli ultimi anni, si ponga, oggi come ieri, tra i paesi maggiormente avanzati rispetto allo sviluppo umano.
Indice di Sviluppo Umano – Confronto tra Italia e media OECD, EU27 e mondiale – anni 1980 – 2011
Fonte: http://hdr.undp.org
A conclusioni simili si arriva comparando l’indice di sviluppo umano italiano con quello degli altri paesi europei ad elevata popolazione. Volendo analizzare l’andamento nel tempo dell’ISU, si nota che:
- gli indici di Italia e Francia sono cresciuti in maniera simile;
- la Spagna ha in questi anni recuperato il ritardo che la separava da Italia, Francia e Regno Unito;
- il Regno Unito ha perso la posizione di vantaggio che aveva nel 1980 crescendo meno degli altri paesi;
- l’indice della Germania ha avuto una crescita simile a quello spagnolo, con il risultato, ad oggi, di aver accumulato un sensibile vantaggio sugli altri paesi.
Indice di Sviluppo Umano – confronto tra Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna – anni 1980 – 2011
Fonte: http://hdr.undp.org